Eccoci qua...

Questa pagina è per noi, me e Viva. E' la nostra storia, la nostra vita, la nostra passione, il nostro amore. E' per noi: per ricordare e non dimenticare. Sono i miei sogni e i miei progetti, sono i suoi giochi e le sue carezze, sono i miei sorrisi e sono i suoi occhi. Questa pagina è per noi, questa pagina è noi.

Se volete dare una sbirciatina in quello che siamo noi due siete i benvenuti.

lunedì 24 ottobre 2011

I tentativi di avere una buona condotta continuano.

Ritorniamo al discorso condotta al guinzaglio. Dopo aver messo nel cassetto l'halti ho iniziato a leggere di tutto su internet e libri per cercare un aiuto, un idea o anche solo uno spunto per sistemare le cose.

Aiuto, idea, spunto numero 1: Ogni volta che il cane tira, ci si ferma e si aspetta che il cane torni vicino a noi, una volta che il guinzaglio si è allentato e il cane è al nostro fianco si riparte, avendo premiato il cane nel momento in cui si è avvicinato a noi.
Bene tutta felice, proviamo: zampe in spalla e si va a fare una bella camminata, yayyyy che bello! No. Bello un corno! Metti il guinzaglio, apri la porta e il cane si fionda fuori, cosa fai? Ti fermi. Pensi di ripartire appena il cane allenta il guinzaglio. Hahahaha niente di più divertente perchè il cane non allentava, mai. Ti stufi e dici vabbè facciamo che usciamo dal cancello e iniziamo a farlo da lì. Stessa storia, stavi davanti al cancello per interminabili minuti, il cane guardava fisso in un punto avanti a se, tirando il guinzaglio e strozzandosi ma senza mollare di un centimetro. 27 minuti ho resistito, nè uno di più nè uno di meno. Torniamo in casa. Questa non è la soluzione che fa per noi.

Aiuto, idea, spunto numero 2: Ogni volta che il cane tira verso una direzione vi fermate vi girate dall'altra parte e proseguite, quando il cane cammina senza tirare insieme a voi va premiato.
Bene questa si che è una bella idea! Andiamo: il primo giorno abbiamo fatto 200m in tutto, avanti e indietro per la nostra via. Il secondo giorno abbiamo fatto 200m. Il terzo giorno idem. E quelli dopo, beh che ve lo dico a fare. Ogni volta che cambiavo direzione lei trovava sempre qualcosa di diverso (o anche sempre lo stesso) verso cui tirare. Non c'era verso di farla concentrare su quello che stavamo facendo. Un giorno siamo riusciti a fare un pò più di strada, ma semplicemente perchè camminavo MOLTO più in fretta e lei era incuriosita dal fatto che io quasi corressi e allora mi guardava. Ma non è che ogni giorno puoi correre in sto modo con il cane. Io non sono propriamente una che corre lunghe distanze, anzi io non sono proprio una che corre. Eppure a lei piaceva uscire con me al guinzaglio, anche per fare solo 200m, ogni  volta che sentiva anche solo il rumore del guinzaglio iniziava a girare su se stessa e a saltellare dalla gioia. Boh. Non capivo.

Aiuto, idea, spunto numero 3: Fare degli esercizi di cambiamenti di velocità associando un suono o una parola alla velocità es: "piano" o "veloce" associandoli alla camminata lenta o alla corsa. Nel momento in cui il cane sembra aver capito il gioco, va premiato.
Devo dire che questo esercizio mi è stato molto utile, lei ha veramente capito qualcosa. Ha associato il "veloce" alla corsa e il "piano" alla camminata. Però è un esercizio utile da integrare ad altro, preso così da solo non è molto valido. Lei risponde sì a questi comandi ma non mi sembra bello e corretto stare lì ogni 2x3 a dire "vai piano", "piano", "piano", "piano". Questa non è condotta. Non funziona così.

Altri Aiuti, idee, spunti a seguire.

PS: Gli esercizi da me elencati sono stati trovati su diversi libri e siti internet. Se non funzionano per me ci potranno essere diversi motivi (errori miei, carattere del cane ecc...), ma questo non vuol dire che non funzionino per altre persone e per i loro amici a 4 zampe.

domenica 23 ottobre 2011

Non centra niente o forse si...

Tanti parlano di lui oggi, non me la sento di fare polemiche o di dire che si sta esagerando nel parlare di lui, che sarebbe giusto rispettare il dolore della sua famiglia. No. E' giusto ricordare, ricordare sopratutto la passione che ci ha messo, ha dedicato anni della sua vita per quello che amava e ne avrebbe dedicati altrettanti ancora o forse di più. Quando mi chiedono quante e quali siano le mie passioni inizio a straparlare perchè ne ho una miriade. E quando mi chiedono se riesco a coltivarle tutte la risposta è sempre si. Quando ami qualcosa, quando ti appassioni a qualcosa non sai il perchè, non sai spiegarlo e non serve spiegarlo, semplicemente ti fa stare bene, ed è giusto così. La persona che ami, il tuo lavoro, lo sport, l'arte, la tua famiglia, Dio, la giustizia, il tuo cane...non sai perchè ami tutto questo, sai solo che è così. E forse tentare di trovare una motivazione alla passione sarebbe solo un modo per sminuirla.
Il Sic è un esempio e mi fa capire oggi come non mai quanto sia giusto vivere per le passioni e a volte quanto sia giusto anche morire per le proprie passioni, di qualsiasi tipo siano.
Sempre con il sorriso.

martedì 11 ottobre 2011

E' difficile capire...per chi non sa!

Solo chi ha un cane e lo ama alla follia può capire quello che sto per dire, è una frase che forse diremo tutti ma per ognuno di noi è così veritiera che ci teniamo molto che essa non sia svalutata.

"Il mio cane è unico, davvero un amico speciale!"
Sentiamo e sentiremo, e spero, diciamo e diremo questa frase ogni giorno della nostra vita. Per ognuno di noi è la verità perchè quando ami qualcosa non puoi non dire una cosa simile, ogni azione che compie l'amato (nel nostro caso il cane) è particolare, è speciale, è straordinaria e sicuramente solo lui sarà in grado di compierla (ahimè non è così).
Una cosa che pensavo solo Viva facesse, e ne andavo fiera, era abbaiare a comando. Bè ho scoperto da poco che è pieno di cani che lo fanno, ma Viva rimane speciale comunque. Pensavo anche, anzi penso ancora, che Viva non può non piacere, lei piace a tutti!!! Strappa un sorriso a tutta la gente che incontra, tutti la vogliono accarezzare e coccolare, tutti vogliono giocare con lei. Per dirvi, quando ha fatto i cuccioli i vicini di casa l'hanno riempita di regali: biscotti, giocattoli, coperte, riso soffiato, noci e tanto altro ancora. Penso che se io facessi un bambino i vicini non mi regalerebbero niente, ma non importa, il fatto che loro fossero così premurosi con lei mi ha riempito il cuore. Anche oggi che siamo uscite a passeggio abbiamo trovato persone che l'hanno riempita di complimenti.
C'è stato un episodio però che più di tutti mi ha convinto che "Il mio cane è unico, davvero un amico speciale!". Ho un caro amico d'infanzia che è affetto dalla sindrome di Dawn. Siamo cresciuti insieme e lui ha sempre frequentato casa mia, ha sempre visto i miei cani e ha sempre detto di aver paura e di non volerli intorno. Una sera è venuto con la sua famiglia a casa nostra e inizialmente Viva era in un altra stanza, poi per errore è uscita e lui l'ha intravista, si è alzato di scatto dalla sedia dicendo "Ho paura, ho paura!", l'ho rimandata nell'altra stanza senza stupirmi della reazione del mio amico. Dopo un pò mi chiede di fargliela vedere, specificando "da lontano". La porto nella sua cuccia e lei da brava si stende senza andare da lui, torno a sedermi e durante tutta la cena ho notato che lui la guardava, anche se lei non era molto interessata. Dopo un pò inizia a farle delle foto con il suo cellulare, avvicinandosi di sua spontanea volontà. Gli chiedo se vuole accarezzarla, lui risponde di no e io lascio perdere. Questo mio amico ha un grande rispetto per il mio moroso, non so se è rispetto, amicizia o ammirazione, non l'ho ancora capito. Bè lui chiede al mio moroso di avvicinarsi a lei insieme. L'ha accarezzata e poi tutto gasato si è messo a farle fare dei giochetti. Eravamo tutti sorpresi, era il primo cane con cui si comportava così in 19 anni di vita! Il padre si è perfino commosso.

"Il mio cane è unico, davvero un amico speciale!"



E il vostro? ANCHE.

venerdì 7 ottobre 2011

La risalita?

Il nostro primo anno è volato via velocemente: giocando felicemente insieme, coccolandoci nel letto e non riuscendo a camminare. Al telefono con mia mamma in Canada mi lamentavo sempre del fatto che Viva tirasse al guinzaglio e lei cercava una soluzione d'oltre oceano per noi. E' tornata a casa con l'HALTI, non so chi lo conosce ma sostanzialmente è una capezzina che va messa sul muso del cane, dal momento che il cane tira la testa si gira verso di noi, due o tre volte così e il cane smetterà. Ha funzionato anche per noi e finalmente riuscivamo a camminare, e allora cos'è andato storto? La misura, una cavolata eh! Semplicemente gli andava larga e riusciva a togliersela. L'ultima volta che l'ho usata eravamo ferme in attesa di attraversare la strada, neanche mezzo secondo e lei se l'era tolta, ha fatto due metri ma poi è tornata da me che nel frattempo ero andata nel panico più assoluto. Via l'halti nel cassetto e non l'ho tirato più fuori. Al momento pensavo fosse proprio sfiga, cioè trovo la soluzione e per sta stupidata va tutto storto??? Immaginate la mia disperazione. Ora direi che era destino che non funzionasse e non sfiga, l'halti non era la soluzione era un mezzo che poteva aiutarmi ad arrivare alla soluzione, ma anche con l'halti dovevo metterci del mio! Un altra cosa che non mi piaceva dell'halti era il fatto che tutti mi chiedevano se il cane mordeva, sapete perchè? Ecco qui la risposta:

giovedì 6 ottobre 2011

Il primo anno: gli errori di chi non capisce e l'amore di chi non tradisce.

Il nostro primo anno insieme è stato un pò altalenante, l'ho portata a casa ad ottobre e ancora per un mese mia mamma sarebbe stata a casa con noi. Per tutto ottobre mi sono dedicata completamente a lei, le insegnavo vari "tricks", passeggiavamo tanto, ovunque andassi lei era con me! Stavamo costruendo un rapporto di fiducia profonda ma sopratutto ci piaceva trascorrere il tempo insieme. Non avendo mai avuto un cane da "crescere" da sola, in genere se ne occupava mio papà, non sapevo da dove iniziare. I soldi per un bravo educatore che mi guidasse non c'erano e non ci sono neanche oggi, quindi iniziai a leggere libri, cercare su internet, vedere video su YouTube ecc.. Ovviamente da ignorante prendevo tutto quello che scoprivo per buono, senza selezionare realmente quale tipo di educazione era quella giusta da impartire al cane. Fortunatamente non ho mai seguito i MOSTRI che consigliano metodi aggressivi, che ti dicono che tu devi comandare il cane, devi dominarlo. Primo non è nel mio carattere dominare gli altri, secondo credo che noi uomini non siamo degli animali e in quanto dotati di "intelligenza superiore" (non tutti ovviamente) sapremo sicuramente trovare altri metodi di comunicazione con gli animali. Da autodidatta fino a novembre andava tutto bene, una volta partita mia mamma per il Canada, il tempo non c'era più. Così il cane ha iniziato a stare in giardino o in casa il primo giorno, poi il secondo, poi il terzo fino ad arrivare a Pasqua. Mi vergogno tantissimo di non averle dedicato il tempo che si meritava eppure lei era sempre li per me: studiavo e lei era stesa sotto i miei piedi, facevo pulizie e lei era sempre in mezzo tanto da sentirsi mandare via con un "che palle non ci passo con l'aspirapolvere con te qua, vai via!", quando uscivo con la macchina saliva sempre di nascosto. Insomma i segnali me li ha mandati tutti e io non li ho visti. Che cosa orribile. Il giorno di Pasqua ero giù di morale allora ho preso il cane e ho fatto un giro lunghissimo, quel giorno, pensavo, fossero iniziati i miei guai. Come ho detto prima Viva non era uscita al guinzaglio per mesi e, giustamente direi adesso, non aveva più l'idea di cosa fosse una buona condotta:  tirava così tanto da farmi male alla spalla e al braccio. Ovviamente da giù di morale sono diventata incavolata nera! La sgridavo tantissimo e non sapevo cosa fare per farla smettere. Di lì ci ho provato ancora per un pò ma poi mi sono arresa, mi limitavo a portarla al parco e a lasciarla libera di correre, mi facevo trascinare alla macchina e poi la riportavo a casa. Non sapevo quale fosse il problema perchè "prima era così brava", uscire era un incubo si distraeva per tutto, appena arrivava una bici o un veicolo che faceva un rumore strano prendeva e si gettava di peso verso la strada, quante volte abbiamo rischiato grosso!!! Io la vivevo malissimo ma anche per lei non era bello, arrivavamo a casa distrutte tutte e due: lei nella sua cuccia io nel mio letto e non interagivamo fino al giorno dopo, quasi fossimo arrabbiate l'una con l'altra. In realtà eravamo soltanto molto frustrate e non sapendo io come aiutarla a capire lei faceva solo ciò che le veniva normale, quello che ogni cane farebbe.

Oggi per fortuna siamo sulla strada giusta e abbiamo fatto passi da gigante. Ma questo ve lo racconterò più avanti.

L'inizio

Ho conosciuto la ragazza che mi ha dato Viva tramite un forum di equitazione (chi fa equitazione sicuramente lo conoscerà), stavo cercando un cane perchè i miei genitori si erano appena separati e mio padre si è portato con lui il cane di famiglia, Chicca. Ora come ora capisco mio papà, anche se sul momento soffrivo molto della sua mancanza, non vedere più il proprio papà per casa fa male ma non vedere il proprio papà e il cane con il quale sei cresciuta per casa, fidatevi, fa ancora più male. Più e più volte l'ho chiamato piangendo chiedendogli di portarmela a casa di nuovo ma non ce la faceva, infondo io avevo ancora mia mamma e mia nonna a casa, lui non aveva più me e il cane essendo molto legato a lui, sono sicura, gli abbia dato un bel supporto. Dopo la separazione dei miei genitori avevamo tutti bisogni di cambiare, di staccare e di dimenticare. Mia madre decise di andare in Canada dalla sua famiglia per un pò di mesi e io sarei rimasta in una casa grande da sola con mia nonna. Grazie a Dio mia nonna non stava ancora male e quindi poteva aiutarmi un pò ma comunque tutte le responsabilità erano sulle mie spalle. A 18 anni non è il massimo ma io ero d'accordo con lei, poteva andare in Canada. Ma...volevo un cane! Semplicemente sentivo il desiderio di avere un cane che fosse mio amico e che mi volesse bene nonostante fossi uno zoombie depresso, nonostante soffrissi di attacchi di panico, nonostante tutto. Un amico che mi proteggesse.
Così tramite questo forum leggo un annuncio di pastori australiani e mando una email. Mi vengono mandate le foto e mi innamoro di lei...piccolo batuffolo. Ho subito sentito che era quella giusta, ho aspettato 2 mesi e finalmente sono andata a prenderla a Vicenza (un bel viaggio da Pordenone per chi è neopatentato, infatti ha guidato Francesco). L'ho chiamata Viva ancora prima di conoscerla, l'avevo capito dai suoi occhi che tipo di carattere aveva, e nel periodo full immersion di Liga, Viva sembrava il nome adatto a lei.



Presentazioni

Viva: Ciao, mi chiamo Viva e ho 2 anni, è la mia amica Jessica che sta scrivendo al posto mio perchè io sono un cane e i cani non sanno nè scrivere, nè parlare, nè usare un pc. Sono una cagnolina molto estroversa, amo giocare, amo imparare cose nuove ma sopratutto amo stare con i miei amici a due zampe, è fondamentale per me stare con loro. I cani sono animali sociali e io sono un cane. Ci sono talmente tante cose da dire su di me che tutto il tempo del mondo non basterebbe, per semplificare le cose vi scriverò 3 pregi e 3 difetti che mi caratterizzano:
 PREGI: 1-Socievole            DIFETTI: 1-Testarda
            2-Sensibile                              2-Troppo curiosa
            3-Intelligente                           3-Viziata
Basta, questa è la prima e ultima volta che parlerò io, d'ora in poi tocca a Jessica che di sicuro sarà più brava di me a raccontarci.

Jessica: Buongiorno a tutti mi chiamo Jessica e ho 20 anni. Molte volte uno pensa a cosa dire quando si presenta, si cercano le parole per dire il maggior numero di cose nel più breve tempo possibile. Una volta mi è stato chiesto di presentarmi con tre pregi e tre difetti (come ha fatto Viva qui sopra) e credo che quella sia stata la più bella presentazione di me stessa che abbia fatto e si sa, quando trovi un modo di dire che ti piace non lo abbandoni più e lo riappioppi a tutti quelli che incontrerai e conoscerai.
Per questo ho deciso di presentarmi in quella stessa maniera anche qui:
"Allora, mi chiamo Jessica e ho 20 anni. Molte volte quando si chiede a una persona "chi sei?" si risponde sempre con il lavoro che si fa ma nella maggior parte dei casi non si ha dato la risposta vera alla domanda. Nel mio caso invece se vi dico che lavoro faccio saprete esattamente chi sono, io lavoro con i cavalli, mi piace definirmi operatore equestre. Perchè dico che saprete esattamente chi sono? perchè secondo me chi fa questo lavoro è una persona in grado di motivare molto gli altri; è una persona coerente ed è una persona in grado di percepire le sensazioni degli altri. (Questi dovrebbero essere i pregi) Una persona che fa questo lavoro però è molte volte testarda; è una persona che tende a chiedere la perfezione agli altri ed è una persona troppo ambiziosa il che per me è un difetto."

Bene da qui inizierò a raccontare passo passo la mia vita con la mia migliore amica, mia sorella, mia figlia, mia confidente e mia compagna di viaggi Viva.